Crema di mascarpone

Tanto cibo e poca cucina in queste vacanze. Influenza, stanchezza, quel non so che si accompagna sempre alla fine di un anno, alla paura dell'imprevisto, ci ha rintanati sul divano. Il tempo perso, se necessario, talvolta è ritrovato.
Solo una cosa non è mancata, unica salvatasi della tradizione in un Capodanno a fornelli spenti: la crema di mascarpone.
Non credo esista una vera e propria ricetta, non lo so. Io la faccio così, dosi codificate dalla tradizione di famiglia: per 250 grammi di mascapone (buono, non di vaschetta), sbatto fino a quando sono chiari e spumosi tre tuorli d'uovo con due cucchiai da minestra e mezzo di zucchero. Aggiungo poi delicatamente in più riprese il mascarpone. Infine una sorsata da signorina di liquore (avevo il porto, altrimenti cognac, marsala...). Si amalgama, si fa rafreddare e si puliscono facendo scarpetta gli attrezzi usati. Guilty pleasure infantile e irrinunciabile. Se avrete montato bene i tuori sarà consistente e per nulla brodosa. Niente albumi a neve, per carità. Stemperano inutilmente il buon sapore del mascarpone. Io l'ho gustata con il panettone, il Collaboratore in purezza.





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