Spezzatino di pollo agli agrumi

Personalmente metterei gli agrumi ovunque. Con una predilizione per il salato, basta che una ricetta - per me - abbia anche solo un sentore di buccia di limone o succo di arancia o idea di mandarino perché mi venga voglia di farla. Il mio Collaboratore apprezza altrettanto. 
Da buona lombarda, amo le cotture lente, gli umidi, i secondi sugosi da coniugare a qualcosa di avvolgente, che sia polenta o patate schiacciate, dato che con gli anni mi è passata la passione per il purè.
Questa inclinazione, però, non è altrettanto condivisa quindi, per santificare la domenica - che a casa dei miei spesso profuma di spezzatino - ho trovato un compromesso. 

Ho analizzato le premesse: amore per gli agrumi, pollo che piace a entrambi; da qui ho cercato una ricetta che tenesse insieme i due elementi. Mi è corso in aiuto il Cucchiaio d'Argento, librone che troneggiava in cucina di mia madre, il mio primo compagno di esperimenti, che mi è stato regalato in nuova edizione quando sono andata a vivere da sola. Nella foto, la ricetta di partenza. Poi ho fatto di testa mia. 

Per quattro persone ho marinato per una notte 800 grammi di spezzatino di petto di pollo nel succo e scorza di una arancia e di un limone, un cipollotto tritato, sale e 5 grani di pepe di Sichuan.

La mattina ho buttato tutto nella mia bella Creuset blu di ghisa - non ho scolato dalla marinata - e fatto rosolare. Quando il pollo ha preso colore ho aggiunto quattro carote a rondelle consistenti,  una bustina dzafferano, abbassato la fiamma e fatto andare per circa 45 minuti, controllando sempre il livello del liquido. A cottura ultimata ho sfumato ancora con arancia e limone e regolato di sale.  

Il risultato è un pollo profumatissimo, con una cremosità speciale anche in totale assenza di grassi aggiunti in cui spicca il retrogusto dello zafferano, buono anche riscaldato il giorno dopo. Non ho avuto bisogno di ridurre la salsa e di aggiungere acqua, è bastata la marinatura abbondante. dovessi rifarlo, eviterei l'ultima aggiunta di succo, mi è suonata un po' eccessiva al palato. E sceglierei una tipologia diversa di arancia. Il colore, forse, mi ha colpito più di tutto. Non si mangia anche con gli occhi? 
L'ho servito con una teglia di carote, patate, zucchine e cipolla rossa al forno e pilaf. Gli avanzi dell'uno e dell'altra sono diventati polpette. 







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