Sformato informato di cavolfiore viola

Nella cucina blu a vincere sono sempre i colori. Non si va dall'ortolano con una lista della spesa, si guardano le ceste e si sceglie a sensazione, facendo perdere tempo a chi sta in coda e a chi ci accompagna. Ragione per cui il Collaboratore, spesso, ci lascia sole. Fosse per lui, sarebbe quasi tutto no.
La storia di questo sformato informato nasce così, giugno 2016. Un cavolfiore viola, bellissimo, quasi emozionante quella sfumatura, occhieggia tra tanti. Sembra fuori stagione, ma poco importa, troveremo il modo di cucinarlo e di giustificarne l'acquisto.
L'occasione fa l'uomo ladro e la faccendiera astuta, abbiamo ospiti due amici per vedere insieme una partita degli Europei, menu vegetale, uno dei due - all'epoca - si professava vegetariano.
Come portare in tavola il gioiello senza mortificarlo in bolliture e svilirne il colore? Tentiamo, non l'abbiamo mai approcciato.
Pesa circa 700 grammi non mondato, lo puliamo, prendiamo infiorescenze e gambi teneri e li grattugiamo a crudo nel robot. Intanto accendiamo il forno a 180 gradi.  Sempre nel robot - siamo di corsa - aggiungiamo 200 grammi di ricotta vaccina, due cucchiai di parmigiano reggiano 36 mesi di Gennari e un piccolo uovo, sperando riesca a tenere insieme tutto, un giro di sale. Ungiamo con un filo d'olio una teglietta di vetro di circa 20 cm di diametro, versiamo il composto, un pizzico di pepe nero e inforniamo. Dopo venti minuti controlliamo, spegniamo il forno e lasciamo ancora un poco dentro la teglia a riposare. Sforniamo e serviamo tiepido, ancora nella teglia- ecco perché informato. Mangiabile, forte il sapore del cavolfiore, soprattutto bello, con il viola a fare quasi la chierica di un monaco medievale.

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