Torta greca di zucchine e feta o ricordando una nonna non mia

Mia cugina aveva una nonna greca. Potrebbe essere l'inizio di un romanzo. Infondo, se penso in maniera strutturata alla mia famiglia a largo giro, potremmo imbastire una saga quasi sudamericana. Invece siamo cresciuti in un quadrilatero che unisce la Valdarno al Friuli, passando per la Lomellina e la bassa padana per poi convergere a Milano Est e, quindi, gli aneddoti di pretendenti inseguiti da orde di fratelli armati lungo i cavalcavia della rossa Sesto San Giovanni o la fatica della monda del riso li lasciamo ai pranzi di Natale, quando tutti ci si raduna intorno a un alfabeto comune. 
Comunque, torniamo a mia cugina e alla sua nonna greca. Non la "nostra nonna" condivisa - Lina merita un approfondimento a parte - ma la sua, quella paterna.
La nonna Sitza - si scriveva così? non lo so, ma era come io bambina immaginavo andasse scritto - era di per sé esotica. Parlava con un'impastaura ellenica nella voce che mi incuriosiva, ci fossimo frequentate di più l'avrei ben tormentata chiedendole di come fosse Salonicco prima della guerra, del miele, del porto e di quel fluire di genti e dialetti e spezie che si affastellavano sulle sue banchine. Non eravamo, purtroppo, assai in confidenza, ma mi piaceva soprattutto quando lasciava trasparire le sue origini. Un veicolo, ovvio, era la cucina. Schiacciata tra un marito cuoco eccellente e un figlio - mio zio - altrettanto valente - si dilettava con i piatti della sua cultura. Inarrivabile la sua basica e deliziosa melitzanosalata come la torta di carne. Ho pensato a lei per questa torta di zucchine e feta, servita nel pranzo al limone.
Lavo e pulisco quattro zucchine napoletane, le riduco a julienne, aggiungo un panetto sbriciolato - circa 300 grammi -  di feta, un uovo, pepe, una decina di foglie di menta e scorza grattugiata di un limone. Niente sale, la feta basta, a mio gusto. Amalgamo il composto.


In una tortiera quadrata 20x20 cm inizio a sovrapporre i fogli di pasta fillo fresca. Quando la trovo al super non me la faccio sfuggire, ma si può usare la pasta sfoglia o una pasta all'olio come quella ligure. Ne uso circa 8 per la base - unti di olio tra un foglio e l'altro (andrebbe il burro, ma io non lo amo), li lascio sbordare, verso il composto, ripiego l'eccesso di pasta sopra la torta e copro con due fogli. L'ultimo andrebbe spennellato di tuorlo d'uovo. Me lo sono scordata e la superficie si è seccata. In forno a 180 gradi per circa 50 minuti, la zucchina è bella umida. Non male, ma devo ricordarmi la spennellatura, avrebbe reso meno friabile e complicato il bel cappello arricciato.

Nel frattempo preparavo anche la zuppa inglese

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